Quanti sino a oggi si sono gettati a capofitto negli acquisti
on line, sono ricorsi in genere alla carta di credito. Tuttavia,
come è noto, questo strumento ha qualche problema in termini
di sicurezza, dal momento che l'invio dei suoi estremi al creditore
espone al rischio di pericolose intercettazioni (vedere su PC
Inter@ctive di aprile, numero 8, il servizio Su Internet valori
sotto chiave di Marcello Chelli). A tale proposito la Visa (uno
dei maggiori gestori mondiali di carte di credito) invita espressamente
i suoi clienti, in mancanza di specifici requisiti di sicurezza,
a trasmettere attraverso Internet solo le specifiche dell'ordine
di acquisto mentre, per il pagamento vero e proprio, consiglia
l'uso di canali alternativi e più protetti come la posta
e il telefono.  www.cybercash.com/cybercash/consumers/wallet.html - Dal sito di
Cybercash, oltre a consultare l'elenco dei negozi convenzionati,
si può scaricare gratuitamente il software.
Anche se (come sembra) si riuscisse a risolvere
tale inconveniente grazie a un recente protocollo crittografico
denominato set, rimarrebbero comunque insolute altre importanti
questioni: prima di tutto le commissioni d'uso (che sono troppo
elevate per gli acquisti di importo ridotto) e in secondo luogo
il fatto che purtroppo non tutti posseggono, o possono richiedere,
una carta di credito (si pensi per esempio a un minorenne). Oggi
la soluzione a questi problemi potrebbe essere rappresentata dal
portafoglio elettronico, denominato wallet.
Cybercoin,
il primo portafoglio
La società Cybercash, giovane azienda statunitense specializzata
nei pagamenti elettronici via Internet, è stata la prima,
nel settembre del 1996, a rendere disponibile su Internet un servizio
per i pagamenti di entità ridotta (i cosiddetti micropayment)
attraverso un portafoglio elettronico denominato Cybercoin, già
operativo nel Nord America.  www.barclaysquare.co.uk - Cybercash ha stipulato un accordo con
la britannica Barclays Bank per la fornitura di un wallet Barclayscoin
per acquisti compresi tra i 25 pence e 10 sterline. Il servizio
è disponibile dall'ottobre del 1997, su Barclaysquare,
il più importante centro commerciale virtuale inglese,
di proprietà della stessa Barclays Bank.
Il principio di funzionamento è
molto semplice: l'utente ospita all'interno del proprio disco
fisso un software, facente le veci di un portafoglio "vuoto",
su cui viene accreditato un importo desiderato (prelevato da un
conto corrente o da una carta di credito) che potrà poi
essere speso nei siti commerciali dotati di un apposito software
di ricezione. Le somme impiegate vengono progressivamente scalate
dal wallet mentre la cifra residua può essere aumentata
con versamenti successivi, oppure, nel caso sia ritenuta inutile,
può essere trasferita nuovamente, in tutto o in parte,
sul conto corrente iniziale.
Il pagamento attraverso wallet, sicuro e immediato, permette all'utente
di poter fruire immediatamente del servizio richiesto (un software,
un articolo, e così via) senza dover attendere che la banca
verifichi e confermi all'esercente la disponibilità dei
fondi richiesti.
Tutti i vantaggi
I benefici, o possibili utilizzi, del portafoglio elettronico
rispetto a una carta di credito sono sostanzialmente tre.
Anzitutto, anche chi non possiede una carta di credito (a volte
difficile da ottenere) può avere a disposizione uno strumento
di pagamento da usare su Internet: requisito minimale è
quello di essere intestatario di un conto corrente. Inoltre, volendo
usare un po' di fantasia, si potrebbe immaginare un padre che
accredita sul wallet del figlio una certa cifra da spendere in
Rete per giochi o software: potremmo quindi dire che esistono
già i presupposti per inaugurare l'era delle "paghette
virtuali". Il rischio di perdite è limitato perché
i fondi che possono essere fraudolentemente stornati sono pari,
al massimo, alla cifra presente sul wallet mentre, nel caso di
carte di credito che non siano state prontamente disabilitate,
possono ammontare anche a svariati milioni.
Il wallet può essere impiegato efficientemente soprattutto
nelle "microtransazioni" (pagamenti di poche decine
di migliaia di lire) dove l'uso di una carta di credito implicherebbe
il pagamento di commissioni sproporzionate rispetto all'esiguità
dell'importo trattato (d'altronde nessuno, anche nella realtà
di tutti i giorni, acquisterebbe un giornale o un caffè
con una carta di credito).
Wallet o carta di credito
Dagli elementi fin qui forniti si dovrebbe comprendere che il
portafoglio elettronico non si pone affatto come diretto antagonista
della carta di credito, ma bensì come strumento di pagamento
complementare. La carta di credito, infatti, permette di effettuare
spese ingenti anche senza copertura del conto mentre il wallet,
che gode del pregio di essere accessibile a chiunque, è
ideale per gli acquisti di entità ridotta: software, articoli
di giornale, giochi per computer, videoclip, accesso a siti e
chat room riservate, prodotti di basso valore, servizi di intrattenimento
pay-for-view (paga per vedere) e pay-for-play (paga per giocare;
la Sega, per esempio, colosso dei videogiochi, utilizza già
il sistema).
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